05 giugno 2012

Concorso.

Questa è una favola del dormiveglia...siccome non so dire da dove sia arrivata e nemmeno dove sia finita...ve ne racconto solo la parte che mi ricordo.

Poi vi lancio la proposta: scrivetelo voi un finale, e un titolo già che ci siete.
Sono sicura che ci daremo soddisfazione!


Non ho corretto.


Seguiranno illustrazioni.


C'era una volta un bambino, si chiamava Carlo, ma tutti lo chiamavano Bicchierello.
Lo chiamavano così prima di tutto perché era molto bello e faceva rima, e poi perché con sé portava sempre un piccolo bicchiere, da cui beveva sempre tanta acqua.
Bicchierello viveva in una piccola città chiamata Paverallo, chiamata così in onore di un antico fornaio, che inventò il famoso Tarallo Pavone, un biscotto coloratissimo e a forma di ruota. Paverallo era in provincia di Pioppiniano, una ricca e splendente grande città piena piena di alberi di pioppo.
Un giorno Bicchierello passeggiando per le vie del mercato di Pioppiniano, venne notato dalla Regina, che quel giorno faceva la spesa accompagnata dalla servitù.
La Regina Ricottella era carina, ma un po' cicciottella. La chiamavano così, infatti, perché amava farsi delle grandi scorpacciate di ricotta. Il suo vero nome era Federica, ma da Federica a Federicotta a Ricottella, il passo era breve, e così tutti la chiamavano Ricottella, e lei non si offendeva.
Ricottella si innamorò subito della bellezza di Bicchierello e gli ordinò di sposarlo.
Ma Bicchierello non accettò, non gli piacevano nè la ricotta nè Ricottella.
La Regina andò su tutte le furie e ordinò che Bicchierello venisse arrestato e imprigionato nell'alta torre di Garibalto, la più alta di Pioppiniano.
Ma siccome la Regina era viziatella, ma non cattiva, ordinò anche che a Bicchierello non mancasse mai l'acqua e fece costruire un canale apposta per lui. In questo modo avrebbe potuto bere tutti i giorni l'acqua più fresca e limpida della città e forse, col tempo, innamorarsi della sua generosità.


Un bel giorno di primavera accade una cosa terribile. Uno dei discendenti del fornaio di Paverallo, venuto a conoscenza dell'imprigionamento di Bicchierello, giunse a Pioppiniano carico di rabbia e per dispetto buttò una delle sue puzzolenti sigarette per terra. Il fornaio non era solo maleducato, ma anche cattivo. Sapeva infatti che a Piopparello, soprattutto in primavera, i marciapiedi e le strade, erano piene piene di polline dei pioppi, e tutti sanno che questi prendono fuoco facilmente. Infatti successe proprio questo! Immediatamente il mozzicone fece scoppiare un grande incendio, che presto si estese su tutta la città.


Le fiamme erano altissime, i Pioppinesi fuggivano dappertutto e la Regina non sapeva cosa fare.


Dall'alto della torre di Garibalto, Bicchierello vedeva le fiamme e si spaventò. Ma non esitò a trovare una soluzione: si sbottonò la cintura e iniziò a fare la pipì fuori dalla piccola finestra della sua cella.
Come già sapete, Bicchierello beveva sempre tantissimo, e quel giorno aveva bevuto più del solito. La sua pipì era inarrestabile e, a poco a poco, riuscì a spegnere l'incendio.


La Regina venne a sapere di come era stata salvata la sua prestigiosa città, e si arrabbiò molto, credendo di doversi vergognare agli occhi dei suoi sudditi. Decise quindi di liberare Bicchierello, perché non era cattiva, ma lo costrinse all'esilio.





...

6 Comments:

Anonymous Anonimo said...

i miei titoli sono piaciuti tanto che addirittura un concorso è stato indetto! Me ne compiaccio.
Il titolo è soggettivo e vorrei che sia tu a suggerirne uno..avrei voluto persino stoppare il mio racconto per farlo completare a te ma poi la storia si è sviluppata e volevo fartene partecipe: spero sia ti tuo gradimento ciao!
Decise quindi di liberare Bicchierello, perché non era cattiva, ma lo costrinse all'esilio…

11:57 AM  
Anonymous Anonimo said...

Rattristato da ciò che gli era accaduto e affranto di non poter tornar mai più nella sua amata Paverallo, Bicchierello viveva solitario in un paesino di montagna, Muschio, e trovava l'unico conforto nel bere l'acqua fresca e limpida che scendeva dal Monte Alitoso.
Si cibava di ciò che il bosco poteva offrirgli: insalata di bacche, insalata di menta, insalata matta, insalata di funghi, insalata di muschio, insalata di lumache e lumaconi, insalata mista.
Un giorno, mentre si dondolava sull'altalena che si era costruito, gli venne voglia di carne e decise di provare a cacciare. Imboccato il sentiero dietro casa sua cominciò a camminare finchè in lontananza non vide un gruppo di capre selvatiche che brucavano l'erba ai piedi del Monte Alitoso.
Gli venne subito in mente di catturarne un paio per portarle alla sua dimora. S'incammino verso il gregge ma le capre vedendolo arrivare si spostavano sempre di più.
Intestardito continuò a seguirle finchè non si fermò a sorseggiare dell'acqua dal suo bicchiere e, alzando il gomito per bere, vide del fumo, alla base del fumo un fuoco e alla base del fuoco una persona. "Mi ritrovo orami assai più prossimo a quella dimora piuttosto che alla mia residenza" pensò ad alta voce e s'incamminò verso la parete sud del Monte Alitoso; quella che gli abitanti di quel luogo chiamano la Gola Secca.

12:30 PM  
Anonymous Anonimo said...

"Ciao! Vieni, vieni a scaldarti! In questa gola tira un'aria gelida!" disse Fiatello.
Bicchierello pensò di non aver mai fatto caso al fiato delle persone invece, ai piedi del monte, l'aria era tanto gelida che era possibile vederne la nuvoletta uscire dalla bocca, sentirne il calore e anche il "profumo". Fiatello era bello, anche più bello di Bicchierello, e il suo fiato sapeva di montagna, di muschio e di capra. Nessuno voleva parlar con lui così lui se n'era andato da Muschio.
Bicchierello passò la sera con lui mangiando carne alla griglia e, raccontandogli la sua storia, scoprì che Fiatello era un grande ammiratore della Regina Federica e non solo, in suo onore, aveva anche imparato a fare una ricotta di latte di capra fenomenale. Purtroppo però non aveva mai avuto il coraggio di presentarsi a corte temendo d'essere respinto. Bicchierello scoprì anche che in quella parte di montagna non c'erano sorgenti e che, per questo motivo (e anche per la sua pigrizia), Fiatello era abituato a bere pochissimo.
I due divennero amici e, mentre uno insegnava all'altro a cacciare e costruire flauti e bicchieri con corna di capra, l'altro gli faceva notare come il suo fiato sapesse molto più di menta e liquirizia piuttosto che capra e ricotta da quando aveva iniziato a bere molta più acqua e variare la sua alimentazione.
Un bel giorno di primavera, in occasione dell'anniversario della tragedia scampata a seguito dell'incendio, i due amici si presentarono a Pioppiniano; Bicchierello camuffato da semplice montanaro con il bicchiere nella bisaccia e Fratello, lindo e profumato, bello e lustrato, pronto a far la conoscenza di Ricotella.
Chiesta udienza, Fiatello, apparve in tutta la sua bellezza di fronte a Ricotella che passando anni triste in solitudine non sperava ormai più d'incontrare un pretendente così bello.
"Mia amata Regina vi ho portato in dono questa forma di ricotta perchè a me la mia amata mi piace un po' cicciotta!"
"Il vostro dono e la vostra bellezza mi tolgono dal cuore una grande cicatrice, ma 'a me mi' non si dice.."
"Son qui a voi grazie ad un amico: lui mi aiutò quando la mia parola profumava poco...era in esilio per aver salvato la vostra città dal fuoco.."
La Regina rimase scossa, e la felicità di poter rimediare al grande torto fatto a Bicchierello la pervade, fece entrare Bicchierello nel suo palazzo e si scuso e lo ringraziò per averle condotto un cotanto pretendente.
"Bichierello desidero tanto il tuo perdono per la mia reazione impulsiva, sei libero di tornare alla tua amata Paverallo, vuoi tu farlo?"
"Grazie mia Regina non vi serbo rancore, tutto sommato in esilio ho passato felici ore..accetto volentieri, e per le vostre nozze vi donerò un set di bicchieri".

12:31 PM  
Blogger fezz said...

Firmare pregasi.

5:30 PM  
Blogger fezz said...

Il concorso prosegue, non potendo una competizione basarsi su un solo partecipante...

2:27 AM  
Anonymous associazione fornai della ridente Paverallo said...

auguri di felice anniversario di nascita.

3:48 PM  

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