18 ottobre 2011

Pensieri Notturni.

Sappiate che esistono i codardi, i mafiosi e i fascisti. A volte tutti concentrati in un'unica persona.

13 ottobre 2011

Sputtanamento da merda.

pues...

Si, ok lo sputtanamento. Però poi uno si ripiglia no?
Infatti è già passato il momentaccio. Magari ritornerà, spero solo succeda tardi e meno intensamente.
Nel frattempo ho fatto un paio di cose. Cose materiali, che però servono a dirmi: ok, ripartiamo da qui.

Altra questione (già sollevata ma mai esaurita): possibile che per sincerarsi che la merda sia merda, ci si ostini ad assaggiarla? Posto poi che, avendola assaggiata, si abbia la certezza che si tratti proprio di merda, inconfutabilmente merda, possible che ci si ostini ad assaggiarne ulteriori e variegati tipi e categorie? Magari per trovare delle differenze. Ma a che pro? Sempre merda è...

Mettiamo comunque agli atti che, in realtà, l'offerta non è mai differente. L'offerta è sempre LA MERDA. Non cambiando mai l'offerta...puoi pensare di destreggiarti nella scelta della merda meno merda o devi comunque rinunciare al nutrimento per, diciamo, principio?

Ecchebbei sentimenti mi pervadono...ho proprio bisogno di una vacanza!


10 ottobre 2011

soliti "se" di poi

pues...

Mi manca da morire.

Se avesse solo avuto una paura fottuta?
Se fossi rimasta?
Se avessi aspettato?
Se fossi tornata per parlare?
Se avessi insistito?
Se fosse solo spaventato, e avesse solo bisogno di tempo?
Se fosse fuoco?
Se fossi a pezzi?

Qualcuno gli dica che io sono ancora innamorata...

02 ottobre 2011

Cosmiche convergenze impongono riflessioni.

pues...

No perchè qui la questione si sta facendo buia. Incontrollata.

Il periodo attuale mi pone di fronte a diversi interrogativi:

Rispondere è sempre lecito?

Quando la tua necessità di coerenza morale diventa facilmente fraintendibile, è utile esprimersi?

Mettiamo che una zia (o il mio prossimo, per semplificare) faccia un gesto sciocco, ignorante, grave: un saluto romano. Mettiamo un contesto di poca confidenza e disponibilità al dialogo.

Tra le risate generali, l'unica reazione che sono stata capace di avere è stato non ridere.

Da quel momento non mi passa dalla testa il pensiero: "cos'era giusto fare?"

Mi domando, si può TESTIMONIARE col silenzio? O avrei dovuto trovare delle parole per non lasciare che un gesto così meschino rimanesse "impunito"?

Il mio timore era, ed è : "saprò fare la differenza? tra chi si sente in dovere di rispondere a priori, e chi vuole semplicemente far ragionare chi forse non è abituato a farlo?".

Ma soprattutto, perchè non so mettere per iscritto una discussione durata 4 ore sull'argomento?