25 gennaio 2008

post, postacci e posticci

il caso vuole...pues...che io capiti negli stessi posti con combinazioni diverse.
bassista e barista m'avranno riconosciuta? se si, perplimendosi.
oggi spesa mattutina, resaca post mezza sbronza (più che sbronza direi...tensione da giorno dopo) e secondo tentativo, questa volta senza incidenti, di involtino primavera casalingo (due sere fa stavo facendo esplodere la cucina). Dopodichè ho passato il mio giorno di riposo col cellulare all'orecchio..valeria, luana e mary che però non rispondeva.
Ora aspetto l'ispirazione necessaria per alzare il culo dalla sedia e farmi la doccia, lavando i capelli, estirpando i peli anche se non è utile, idratare il corpo e bla bla bla...cazzate su cazzate su cazzate su cazzate..è vera una cosa però...il fatto che quando scriviamo il post, sul blog - la brum del mm..ha un pss..nella mmm.... - insomma...ho pensato che il motivo per cui molte volte i nostri, i miei posts sono così deprimenti è perchè semplicemente vengono partoriti in giornate abbastanza apatiche, tendenzialmente prive di senso, insomma non so cosa fare..posto un post!del resto come faremmo a postare mentre siamo impegnate a fare altro? per questo motivo, il momento che viene fissato sul blog sembra in realtàl'unica sequenza di azioni e avvenimenti che ci appartengono. e invece non è affatto così. se tra un post e l'altro passa molto tempo, non necessariamente non ho niente da dire o non è successo niente..magari non ho avuto tempo per farlo! ecco qui..riflessione trita minnicoli eseguita.
monica vorrei che distinguessi le voci in maniera chiara. io ho parlato per me, e le altre per sè stesse. magari a grandi linee siamo d'accordo, ma ognuna di noi ha la sua teoria. e inoltre non siamo un esercito di scimmie incazzate dalla quale scappare. e poi basta con questa latitanza, se semo rotte er cazzo...sai che per esempio potrei avere bisogno io di te? ti sei mai chiesta se...il fatto che ti invito di qua e di la...insomma magari ho qualcosa da dirti no? chiuso. basta. scusa non lo faccio più. perchè poi sembra che il mio unico argomento sia la monica che è latitante. poi uno si sente perseguitato. ok. stop.
stop anche col post che devo cercare idee per stasera, anche se...il mio pronostico è : dvd a casa coi miei....
bacio

23 gennaio 2008

oggi per esempio..

pues...cazzo una volta i mei blog erano la descrizione della giornata, dettagliata, correlata di riflessioni interpretazioni particolari...ora non so, è da un po' che delle mie giornate parlo poco..eppure c'è sempre qualcosa da raccontare. mah chissà.
voglio ringraziare il caso, la vita e la fortuna. perchè nonostante i bassi ci sono anche gli alti. e quando avevo paura di rimanere da sola ero già sotto la doccia a prepararmi per uscire. e non importa se non raggiungi sempre l'eccellenza, esistono anche i giorni normali. altrimenti non riconosceresti quelli speciali. e così con tutte le cose, senza conoscenti non ci sarebbero amici. senza noia non ci sarebbe divertimento. rischio di essere un po' banale lo so. ma molte cose lo sono. tra le cose banali, questa la trovo meno di altre.
cmq tanto per riprovare a prendere l'abitudine: oggi vado in provveditorato a vedere cosa posso e devo fare per entrare in graduatoria. poi dalla dottoressa a far vedere l'ecografia del mio polso e sapere come si chiama il medico che toglie le cisti (cistologo?), poi se tutto va bene cinema con l'orso a vedere non so cosa..cioè lo so ma non ricordo il titolo..qualcosa sulla fiat....
e forse venerdì mi taglio i capelli.
buona giornata a tutti, o quasi.

13 gennaio 2008

aggiorno di sera


pues...

C'ero, nascosta da qualche parte.

Ma non ho memoria. Dunque le illuminazioni metropolitane (e non) si spengono appena appoggio le chiappe sulla sedia.

Ho l'intoppo delle troppe cose da dire e la confusione del balbuziente.

Equilibrio equilibrio non esiste. Equilibrio sopra la follia. Ma la follia stavolta non è la mia. La volete smettere di fare cose inconcepibili voialtri? voialtri e voialtre. Oh ragazzi. Io non è che voglio il mondo ordinato. Ma neanche sparpagliato.

Oppure ecco. Ecco vorrei che qualcuno mi dicesse cosa devo fare, mi mettesse il cappottino, mi prendesse per mano e mi dicesse: "ti porto io".

Genova è bella. E i genovesi sono gentili. Li accomuna però un'aria mesta e pensierosa, come se avessero quelle preoccupazioni che fanno piegare la fronte.

"Si te lo faccio il caffè, certo (sospiro, pensieripensieripensieri)".

La foto di su è come voglio stare stasera...lì in riposo ma non in disparte. Perchè la gente mi piace e ci voglio stare in mezzo. Però sono un po' stanca e quindi parlate voi, io ascolto.